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Secondo la legenda, una notte d’agosto, durante il Medioevo, una banda di pirati saraceni approdò sulla Spiaggia Grande di Positano, intenzionata a saccheggiare il borgo. I predoni, attratti dalla fama di ricchezza della zona e dal desiderio di depredare i tesori sacri, saccheggiarono senza pietà le case e gli edifici religiosi. Tra i bottini trafugati spiccava un prezioso quadro sacro: l’immagine della Madonna nera, un’icona bizantina risalente al XII secolo, considerata dai fedeli una protezione divina per la comunità.
I pirati, soddisfatti del loro bottino, salparono all’alba per fare ritorno al loro rifugio. Tuttavia, non appena la nave lasciò la riva, il mare si agitò furiosamente. Una tempesta improvvisa e violenta si abbatté sulla costa, con onde alte e venti che sembravano voler strappare la nave dalle mani degli uomini. Nonostante i loro sforzi per governare l’imbarcazione, i pirati si trovarono bloccati, incapaci di raggiungere il largo.
Fu allora che, tra il fragore della tempesta, si udì una voce chiara e solenne, attribuita alla Vergine Maria, che ripeteva: “Posa, Posa!”. I pirati, terrorizzati e convinti di essere stati maledetti per aver trafugato l’immagine sacra, decisero di obbedire al comando e riportarono il quadro a terra.
Non appena lo fecero, la tempesta si placò miracolosamente. Il cielo si rischiarò, il mare tornò calmo, e un senso di pace avvolse la costa. Colpiti da quell’esperienza soprannaturale, i pirati, che fino ad allora avevano vissuto nell’ombra del saccheggio e della violenza, si inginocchiarono davanti all’icona e, in un atto di sincero pentimento, si convertirono alla fede cristiana.
Il quadro della Madonna fu accolto dagli abitanti del borgo con immensa gratitudine e venerazione. Per custodire l’icona e onorare il miracolo che aveva salvato la comunità, venne edificata una chiesa nel luogo in cui era stata riportata. Attorno a quella chiesa, con il passare degli anni, si sviluppò il borgo che prese il nome di Positano, un omaggio eterno a quelle parole mistiche che avevano segnato il destino della città.
Oggi, il quadro della Madonna nera è ancora custodito nella chiesa di Santa Maria Assunta, il simbolo della devozione e della protezione divina per la comunità. Ogni anno, la leggenda viene ricordata durante le festività religiose, e la storia della “Posa, Posa!” viene tramandata di generazione in generazione, rafforzando il legame tra fede, tradizione e identità locale.




